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La storia di Leno

La totalità del territorio lenese giace in pianura geologicamente costituita da territorio alluvionale “copertura quaternaria ” formatasi circa un milione di anni fa a causa delle poderose alluvioni fluvioglaciali che portarono a sedimentazione materiali ghiaiosi leggeri e minuti.

Sebbene non siano stati finora trovati reperti di un certo interesse, attestanti insediamenti umani in epoca preistorica nel territorio lenese, si presuppone che esso fosse abitato. Non sembra ammissibile infatti che, circondato da vari gruppi di primitivi in possesso di un certo grado di civiltà – ricordiamo Remedello, Gottolengo e Manerbio -, il territorio lenese non fosse abitato da genti dei suddetti gruppi.

Del resto, una punta di freccia in selce – lunga cm. 5, di forma triangolare e fornita di peduncolo – e alcune asce di pietra verde, ritrovate nella campagna di Leno, avallano l`ipotesi che il nostro paese fosse già abitato nel periodo eneolitico, cioè duemila anni prima della nascita di Cristo.

Facciamo risalire quindi a quel periodo il primo insediamento umano a Leno, insediamento di pescatori e cacciatori, che si dislocavano nell`immensa palude in cerca di pesce e selvaggina per procurarsi il cibo quotidiano. Ricordando l`ambiente paludoso, alcuni storici fanno derivare il nome Leno dal termine greco Limnos, che significa, lama, palude, stagno. Altri derivano Leno da Leuni, nome di un antico popolo che abitava la pianura prima che genti Liguri – Etrusche vi si insediassero.

L’esistenza del popolo dei Leuni c’è tramandata da alcuni scrittori latini.
La tradizione popolare fa derivare il nome Leno dai famosi leoni della leggenda connessa con la fondazione dell`abbazia benedettina e di cui parleremo in seguito.